Il Lunedì Rosa dei Rosanero - 2a Giornata
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Il Lunedì Rosa dei Rosanero - 2a Giornata
Palermo - Inter 4-3 2a giornata Campionato Serie A 2011-2012
Aquile Mangia Serpe.
E’ impossibile immaginare che il Palermo possa battere la bestia nera. Non accade dal 2005. E’ impossibile perché il vento estivo ha portato tanti cambiamenti, nuovi acquisti, tante cessioni importanti, un nuovo allenatore di cui non ricordo già il nome (?) e che già Zamparini ha fatto fuori dopo l’uscita dall’Europa League.
Mangia, che lavora da un po’ con la primavera, è chiamato a fronteggiare questo mega ciclone ed è impossibile credere, che dopo appena due settimane di lavoro, l’ Inter è sconfitta al Renzo Barbera con uno sconvolgente 4 – 3. Sembra ci sia l’intervento divino. ”Ho fatto un fioretto”- confessa l’allenatore- “ho portato a casa la vittoria e andrò al santuario di Santa Rosalia a piedi”.
Ho visto una squadra motivata, volitiva e pronta a combattere, ha convinto l’intensità del gioco e l’ottima prestazione resa. Il Palermo ha divertito e ha emozionato e soprattutto ha fatto tornare il sorriso sulla bocca dei tifosi che avevano da tempo già contestato le scelte del presidente, la campagna acquisti e le scarsissime ultime performance dei rosanero.
Certo, è ancora presto per dare un verdetto. Sappiamo che il Palermo pecca in costanza ma pare che stavolta ci siano degli ottimi presupposti e soprattutto degli ottimi propositi.
La partita dimostra che il mercato non è stato poi così disastroso: buone le prestazioni di Tzorvas, Silvestre e Barreto; un po’ meno sufficiente Alvarez e Ilicic ma avranno modo di riscattarsi. Qualche perplessità sulla fascia destra: si nota l’assenza di Cassani e Pisano deve ancora lavorare. A Migliaccio è chiesto di sacrificare il suo centrocampo per stare al centro della difesa (egregio) e condivisibile da tutti la coppia d’attacco, Miccoli-Hernandez.
Nei primi venti minuti è il Palermo a fare la partita, ma mai abbassare la guardia con i nerazzurri: una distrazione su un calcio d’angolo porta in vantaggio l’Inter con un gol di Milito e fa abbassare i toni di una partita scoppiettante.
Nel secondo tempo Mangia sostituisce un Della Rocca, ancora poco incisivo, con Acquah (forse di Lourdes) e dopo pochi minuti Barreto produce l’assist che fa realizzare a Miccoli il meraviglioso gol del pareggio. Non faccio in tempo a sgolarmi e a godermi l’imitazione di John Cena, che vedo Milito sul dischetto. Rigore. 1 - 2.
Ma ecco cosa mi stupisce. I Rosanero non perdono la concentrazione e continuano a mantenere ritmi di gioco altissimi e voglia di divertir(si)e. Un nuovo trio delle meraviglie: Ilicic, Miccoli infiocchettano per Hernandez un pallone che deve solo metter dentro. Eccitante. 2 pari.
Bertolo per Ilicic (ancora non al top) e Pinilla per Hernandez conducono forze fresche in campo; la partita è apertissima e Gasperini soffre il caldo del Barbera.
Ma la mia esaltazione si impenna quando all’86’ Miccoli segna un gol strepitoso da una fantastica punizione, portando incredibilmente il Palermo in vantaggio e solo due minuti più tardi Pinilla che da conferma della sua ritrovata forma, sfonda la rete con un destro da trenta metri. Favoloso.
Negli ultimi minuti l’impressione di vivere solo un sogno, allenta la tensione della squadra di casa che lascia solo Forlan che con un controllo da campione la mette dentro.
Il triplice fischio dice che è finita.
Il Palermo dimostra di avere la forza di ricreare un nuovo gruppo e di far bene. L’atteggiamento è quello giusto e, chissà, magari anche questo giovane, brillante e esilarante allenatore che ha ricevuto i complimenti del presidente allegati ad un contratto biennale. Sarà forse lui il trascinatore che ci mancava? Sicuramente questo è un ottimo punto da cui partire…staremo a vedere.
Aquile Mangia Serpe.
E’ impossibile immaginare che il Palermo possa battere la bestia nera. Non accade dal 2005. E’ impossibile perché il vento estivo ha portato tanti cambiamenti, nuovi acquisti, tante cessioni importanti, un nuovo allenatore di cui non ricordo già il nome (?) e che già Zamparini ha fatto fuori dopo l’uscita dall’Europa League.
Mangia, che lavora da un po’ con la primavera, è chiamato a fronteggiare questo mega ciclone ed è impossibile credere, che dopo appena due settimane di lavoro, l’ Inter è sconfitta al Renzo Barbera con uno sconvolgente 4 – 3. Sembra ci sia l’intervento divino. ”Ho fatto un fioretto”- confessa l’allenatore- “ho portato a casa la vittoria e andrò al santuario di Santa Rosalia a piedi”.
Ho visto una squadra motivata, volitiva e pronta a combattere, ha convinto l’intensità del gioco e l’ottima prestazione resa. Il Palermo ha divertito e ha emozionato e soprattutto ha fatto tornare il sorriso sulla bocca dei tifosi che avevano da tempo già contestato le scelte del presidente, la campagna acquisti e le scarsissime ultime performance dei rosanero.
Certo, è ancora presto per dare un verdetto. Sappiamo che il Palermo pecca in costanza ma pare che stavolta ci siano degli ottimi presupposti e soprattutto degli ottimi propositi.
La partita dimostra che il mercato non è stato poi così disastroso: buone le prestazioni di Tzorvas, Silvestre e Barreto; un po’ meno sufficiente Alvarez e Ilicic ma avranno modo di riscattarsi. Qualche perplessità sulla fascia destra: si nota l’assenza di Cassani e Pisano deve ancora lavorare. A Migliaccio è chiesto di sacrificare il suo centrocampo per stare al centro della difesa (egregio) e condivisibile da tutti la coppia d’attacco, Miccoli-Hernandez.
Nei primi venti minuti è il Palermo a fare la partita, ma mai abbassare la guardia con i nerazzurri: una distrazione su un calcio d’angolo porta in vantaggio l’Inter con un gol di Milito e fa abbassare i toni di una partita scoppiettante.
Nel secondo tempo Mangia sostituisce un Della Rocca, ancora poco incisivo, con Acquah (forse di Lourdes) e dopo pochi minuti Barreto produce l’assist che fa realizzare a Miccoli il meraviglioso gol del pareggio. Non faccio in tempo a sgolarmi e a godermi l’imitazione di John Cena, che vedo Milito sul dischetto. Rigore. 1 - 2.
Ma ecco cosa mi stupisce. I Rosanero non perdono la concentrazione e continuano a mantenere ritmi di gioco altissimi e voglia di divertir(si)e. Un nuovo trio delle meraviglie: Ilicic, Miccoli infiocchettano per Hernandez un pallone che deve solo metter dentro. Eccitante. 2 pari.
Bertolo per Ilicic (ancora non al top) e Pinilla per Hernandez conducono forze fresche in campo; la partita è apertissima e Gasperini soffre il caldo del Barbera.
Ma la mia esaltazione si impenna quando all’86’ Miccoli segna un gol strepitoso da una fantastica punizione, portando incredibilmente il Palermo in vantaggio e solo due minuti più tardi Pinilla che da conferma della sua ritrovata forma, sfonda la rete con un destro da trenta metri. Favoloso.
Negli ultimi minuti l’impressione di vivere solo un sogno, allenta la tensione della squadra di casa che lascia solo Forlan che con un controllo da campione la mette dentro.
Il triplice fischio dice che è finita.
Il Palermo dimostra di avere la forza di ricreare un nuovo gruppo e di far bene. L’atteggiamento è quello giusto e, chissà, magari anche questo giovane, brillante e esilarante allenatore che ha ricevuto i complimenti del presidente allegati ad un contratto biennale. Sarà forse lui il trascinatore che ci mancava? Sicuramente questo è un ottimo punto da cui partire…staremo a vedere.
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