Palermo - Sampdoria 3-0 18a giornata Campionato Serie A 2010/2011

Palermo con la M maiuscola. M di Meraviglie, M di Maribor, M di Campioni Miccoli -Migliaccio - Maccarone.
Un Palermo che festeggia l’inizio del 2011 battendo al Barbera per 3-0 La Samp quasi a scacciare i fantasmi di quel maggio ormai lontano in cui i tifosi persero Il Capitano e il sogno di giocare l’agognata Champions.
Oggi invece è un giorno diverso. Perché il gol del l’uno a zero lo segna proprio Miccoli scivolando dapprima sulla palla e poi come per magia, in un perfetto disequilibrio la mette dentro.
All’inizio sono gli avversari per primi a rendersi pericolosi, a causa anche di un errore di Bovo che regala un corner al 3’ ai blucerchiati e fortunatamente Sirigu ci mette una pezza spazzando via la palla dalla testa di Lucchini. Ma dopo quest’episodio puntale è il Palermo a tener banco. La coppia Pastore – Ilicic fa girare bene la palla, sono un buon collante fra centrocampo e punta e danno molte rogne a Palombo e Tissone. Ripartenze e tiri da fuori area: così ci provano i padroni di casa a guadagnarsi i tre punti con una Samp che non molla e che con qualche contropiede e distrazioni dei rosa cercano di impensierire difesa e portiere. Ma ecco che al 37’ Fabrizio il Capitan sul filo del fuorigioco scivola in area e rialzandosi col destro la fa scivolare dentro lasciando Curci incredulo.
Il secondo tempo è già ricco fin dai primi minuti. Le attività circensi sono state alle base del ritiro del Palermo, perché la posizione in orizzontale di Migliaccio grazie alla quale segna il gol del 2-0, ha dell’incredibile: un errore di disimpegno della difesa blucerchiata mette in azione Miccoli che fa un assist per Balzaretti (scambio di identità) il quale crossa in area per Migliaccio , in posizione favorevole per il volo verso la porta.
Salvo qualche piccolo segno di reazione dalla squadra avversaria (vedi girata di testa di Pazzini), è Palermo Show.
Al 63’ standing ovation per Miccoli, che abbandona il campo tra gli applausi del Barbere e lascia il posto a BigMac, il quale 10 min dopo mette il lucchetto al match segnando il gol del 3-0; gol che ha una grande valenza per l’attaccante dato che era già dato per partente in questo momento di calcio mercato e che invece l’improvviso e triste infortunio del guerriero Pinilla e la mancanza ancora di Hernandez, lo ha rivalutato e legato nuovamente alla società.
E così mettiamo in tasca e tre punti con tre gol fatti (il tre porta bene), e trenta punti in classifica quando ancora manca una partita per terminare il girone di andata. Il sorriso e la soddisfazione di Delio, orgoglioso dei ragazzi e del loro lavoro ci conduce a Verona. Chissà se questa magia del tre continuerà ad avvolgerci e magari chiudere con un giro di boa a 33 punti.