Palermo - Milan 1-0 30a giornata Campionato Serie A 2010/2011

I diavoli ci riportano in paradiso.
Entusiasmo, testa, gambe e bel gioco di cui non ricordavamo più il sapore, sono ritornati scoppiettanti al Renzo Barbera interrompendo quel tanto citato digiuno da gol per ben 412 minuti.
Decide un novello ritrovato Goian: al 10’ Ilicic batte un calcio d’angolo e un colpo di testa in area di Migliaccio è intercettato proprio dal rumeno che con un controllo incredibile batte Abbiati, alzando poi le mani per il sospetto di un presunto fuori gioco. Onesto.
Il Milan vacilla. Paga senza dubbio l’assenza per squalifica di Ibra e Cassano e Pato dal primo minuto non fanno la differenza. Cosmi invece lascia in panchina Capitan Miccoli preferendo Ilicic che accompagna Pastore nella trequarti e Pinilla unica punta. Mancano Cassani per infortunio e Bovo per squalifica rimpiazzati rispettivamente da Darmian e dall’autore del gol, entrambi ottime e decisive scelte.
Si ritorna al 3-4-2-1, schema non artefice dell’ottima prestazione a detta di Zamparini, ma che personalmente ritengo efficace e convincente per i nostri uomini.
Il Milan arranca seppur a fiammate. Poco incisivi e superficiali i rossoneri non hanno la costanza nella pressione e sono spesso piuttosto imprecisi sotto porta. Lenti.
Ne approfitta il Palermo, che soffrendo stringendosi troppe volte in difesa e saltuariamente schiacciato nella propria meta campo, riesce ad avere delle ottime ripartenze, ottimi contropiedi e buoni tiri in porta.
Al 56’ I rosanero perdono la grandissima occasione per il raddoppio: Pastore fa un ottimo tiro da rasoterra alla ricerca di Darmian che per un pelo non arriva a centrare la porta.
Nella seconda metà del secondo tempo il Milan di Allegri cerca di dare più spinta: Boateng per Van Bommel e Robinho per Pato. Cosmi risponde con Acquah per Bacinovic e poi Miccoli al posto di Pastore. Dinamicità e nuovi spunti per entrambi; infatti ci vorranno i santi guantoni di Sirigu per affettuare due clamorosi salvataggi su Flamini prima e su Gattuso poi.
Serse alla fine regala qualche secondo di gioco ad Hernandez entrato al posto di un frizzante Pinilla. Abel ha tra i piedi la palla gol di fine match ma dopo una manciata di secondi Tagliavento dice che è finita.
E ritorna il sorriso. Il primo dopo 5 sconfitte, la prima vittoria di Cosmi, la prima buona prestazione che soddisfa tutti e che riporta sull’onda un Palermo tornato guerriero come all’inizio del campionato e che lascia trapelare ancora speranze di raggiungere obiettivi importanti e il gusto di assaporare un buon calcio. Scossa , fantasia e fiducia in se stessi: ottima formula per riaprire i giochi.

Antonietta Tempio