Brescia – Palermo 3-2 2a Giornata Campionato Serie A 2010/2011

Il pranzo domenicale ci va di traverso. Ci si alza tardi e si mangia un po’ prima in questa domenica che ci regala un nuovo sole settembrino. E’ proprio un bel dì, ma nessuno credeva che una gara calcistica poteva rendere indigesto ciò che avevamo appena ingurgitato.
E’ il giorno di una partita facile per i Rosanero. Così sembrava. E invece non intascano nemmeno un punticino, lì in Polentonia
Modulo poco sorprendente, 4-3-2-1 dove il 2 e l’1 spesso giocano ad invertirsi (Pastore un po’ punta e un po’ trequartista e Kasami un po’ spaesato è gravato da troppa responsabilità) centro campo con Migliaccio, Liverani e Nocerino, Balzaretti e Cassani soliti paletti e difensori centrali Bovo e Muñoz, Sirigu l’estremo.
Non facciamo in tempo a leggere che il modulo del Brescia è speculare a quello del Palermo (scontro vis a vis), ci sistemiamo bene sulla sedia e al 3’ Dallamano, su deviazione di Migliaccio, segna sfiorando Eder.
Il Palermo non entra in partita, un po’ viziato, troppe palle lunghe e poche anzi pochissime azioni costruite con razionalità ed efficacia. Sfilacciato. Di contro il Brescia è compatto, fa gruppo, è squadra. Ma al 23’ dopo che per qualche minuto il Brescia abbassa la guardia, Pastore col sx di prima intenzione, su cross di Cassani e sponda di Kasami, segna il gol che ci riporta il sorriso. E anche una speranza: che quello che abbiamo visto non è il Palermo di sempre e che adesso è il momento di dimostrarlo. Ma chi visse sperando… al 28’ Eder la butta dentro dopo aver percorso al galoppo un’autostrada a due corsie. 2 a 1. E insieme alle stelle, stanno a guardare anche i difensori.
Kasami sfiora il palo al 40’ e …fiato alle trombe…Muñoz si "impapera" in area con Cracciolo che ci fa un regalo: il famoso rigore dell’ex. 3 a 1.
Fine primo tempo. Rossi si desta, e dopo il caffè capisce che ci manca l’uomo da area di rigore: Maccarone per Kasami.
L’inizio è la fotocopia del primo tempo. Pochi sprazzi di lucidità, si susseguono cambi dall’una e dall’altra parte (Kone per Diamanti 8’ – Bacinovic per Liverani 24’ – Passantini per Eder 27’ – Ilicic per Migliaccio 32’), il Palermo è imbrigliato e a tratti sfortunato. Dovrà essere l’uomo di fascia che paradossalmente si troverà davanti la porta per segnare. Al 32’ infatti, Balzaretti ci regala sto 3–2 che ci fa digerire almeno la pasta al forno.
Hernandez è intrappolato in area e quasi lì si addormenta. Pastore ci prova negli ultimi minuti di recupero ma Sereni ha piedi e mani troppo grandi per i Rosanero.
Insomma, sta palla non vuole proprio incontrare la rete. Finisce così. Una trasferta presa sotto gamba, con più peccati rispetto alla prima giornata, insomma troppo leziosi. Gambe e testa devono andare di pari passo. La squadra oggi è senza voto – NC – e mi pare superfluo fare un’analisi dei singoli poiché in ogni reparto attribuisco delle colpe.
Si dovrà lavorare e tanto perché adesso i Rosa dovranno affrontare 5 gare importanti e difficili in poco più di due settimane, come il match di giovedì di Europa League col Praga e i Nerazzurri al Barbera domenica. Insomma non proprio squadrette di provincia.
E pensare che avevamo sognato il 4° posto fino a pochi mesi fa e oggi abbiamo un ridicolo punticino in classifica.
Ci auguriamo che questi potenziali talenti dimostrino la loro vera indole, non possiamo e non vogliamo fare una Plasil ogni domenica per digerire del cibo troppo pesante.