30 marzo Real Catetere -Atletico Stampella 8-4

Cari amici dopo una assenza di più di 100 giorni stasera 30 marzo 2011 sono tornato ad essere dei vostri nel settimanale incontro tra il Real Catetere e l’Atletico Stampella. Che emozione risentire il profumo dell’erba sintetica, l’odore di piscio degli spogliatoi e il tanfo di muffa dei completini lavati dal nostro insostituibile Sghillux. Ma una volta detto delle emozioni legate al rientro in campo passiamo ad affrontare l’analisi della partita.

Come detto ai campi di Via La Loggia si sono sfidati il Real Catetere e l’Atletico Stampella per il torneo de I Pazzi della Via La Loggia.
Squadra ben messa in campo il Real Catetere con Tripi , Pontorno e Di Domenico a costituire l’argine difensivo, Tommaso in cabina di regia, Geraci libero di svariare tra centrocampo ed attacco, Carbone e Di Carlo in attacco. Risponde l’Atletico Stampella che in porta schiera Fabio Julio Cesar, Morellovich e Di Liberti in difesa, Sghillux sulla fascia sinistra a spingere, Il Duca a portare palla, Scupiddu Giambanco ed El Matador Venuti in attacco e Bonura a guidare la squadra dalla panchina (con la duplice veste di allenatore e magazziniere). Inizia la partita e come da copione parte forte il Real Catetere. La squadra produce un buon calcio e mette sottopressione la retroguardia dell’Atletico fino a trovare il gol grazie a Geraci che si fa trovare solo davanti al portiere. Il Real non cala il ritmo ma l’Atletico inizia a macinare gioco e riesce a trovare il pari con il gol del Duca. La partita vive un momento di equilibrio e il Real viene salvato da Di Domenico che si immola dinanzi ad una doppia conclusione di Giambanco (pochi centimetri più sotto e avremmo avuto la prima calciatrice del torneo I Pazzi della Via La Loggia). Gol sbagliato uguale gol subito e la legge è ancora più dura se colui che segna è il mitico Carbone: ebbene sì il buon Peppino cambia dieta e invece del panino chi panelle e la Ceres si strafoga di biscotti di Monreale (ottimi) e reagisce come Popeye con gli spinaci. Non contento nel giro di pochi minuti si ripete ed il Real si porta sul 3 a 1. L’Atletico si innervosisce soprattutto con il suo giocatore di maggior talento, Di Liberti che compie una entrata abbastanza dura su Tommaso. Il Real Catetere prende il largo mentre l’Atletico Stampella inizia a scomporsi. Morellovich abbandona la difesa e diviene il più propositivo dei suoi, Giambanco cerca di fare del suo meglio ma è poco assistito mentre Il Duca porta palla per il campo senza trovare la sponda giusta. Dall’altra parte Tommaso fa girare la squadra come un orologio, Geraci sfodera saggi di gran classe (extraterrestre) mentre latita in attacco Di Carlo (reduce da una notte di bagordi). Ma soprattutto il Real può contare sull’arma finale: Carbone. Suo è infatti il 4 a 1 che demoralizza definitivamente gli avversari e che porta in rapida successione Tommaso e poi finalmente Di Carlo al gol. Sul 6 a 1 il Real cala il ritmo e ne approfitta l’Atletico che con due gol di Giambanco (bello il secondo di testa) cerca di riaprire i discorsi. Ma stasera il Real è molto più determinato dell’Atletico (nonostante le quote della Fabiosnai lo dessero per grande favorito) ed in scioltezza si porta sull’8 a 3. Chiude la partita il gol del Duca inutile per il risultato finale.

REAL CATETERE – ATLETICO STAMPELLA 8 - 4


Real Catetere

Massimiliano Tripi : rientra dopo una lunga inattività e si vede; ancora lontano dalla forma migliore si lascia sorprendere sul primo gol dell’Atletico Stampella ma alla fine porta a casa una dignitosa prestazione. Recuperato.
Ennio Pontorno : il Mario Biondi del Real Catetere si conferma difensore roccioso e grintoso e gliele canta agli avversari. Intonato
Sergio Geraci : il Messi (in formato maxi) del Real Catetere fa la differenza. Si aggira sornione per il campo ma quando si accende sono dolori per gli avversari. Incontenibile
Gabriele Di Domenico : perno della difesa dei bianchi si immola per la causa venendo abbattuto a pallonate. Martire
Tommaso : metronomo di centrocampo guida la sua formazione alla vittoria dettando i tempi delle giocate e recuperando una infinità di palloni. Geometra
Giuseppe Carbone : il brutto anatroccolo è diventato uno splendido cigno. Metamorfosi del Carbone che sfodera una super prestazione. Peccato solo che non corre (Sghillux puoi anche non lavarla la sua magliettina). Fenomeno paranormale.
Calogero Di Carlo : è in forma ma trattasi di forma di parmigiano. Latita in attacco e con qualche chilo di troppo assomiglia ad uno di quei giocatori tutto genio e sregolatezza. Gascoigne.

Atletico Stampella

Fabio Julio Cesar : viene lasciato spesso solo dalla sua difesa e prende otto gol (chissà a quanto era dato questo risultato) ma ad onor del vero è merito suo se il passivo dell’Atletico Stampella non risulta più pesante. Abbandonato
Sghillux : spinge sulla sua fascia di competenza ma siccome lo scatto non è la sua arma migliore si ritrova a spingere come fa lo scarabeo con la pallina di sterco: tanta fatica con scarsi risultati. Scarabeo.
Morellovich : l’ultimo dei suoi ad arrendersi. Inizia in difesa passa in attacco, cerca di motivare i suoi compagni, ci mette l’anima ma non basta. Indomito.
Giuseppe Giambanco : predica nel deserto. Non viene assistito dai suoi compagni ma nonostante tutto è il più pericoloso dell’Atletico Stampella. Segna due gol ma non bastano. Predicatore.
Dario Venuti El Matador : distratto dalle quote della Fabiosnai non ne azzecca una. Quando non è serata non è serata. Non PerVenuti.
Il Duca : innamorato del pallone e del dribbling vaga per il campo palla al piede cercando di illuminare il gioco con poca fortuna. Dribblomane.
Ciccio Di Liberti: risente ancora dell’infortunio di fine anno e si lascia prendere da un nervosismo eccessivo. Irascibile

Alla prossima settimana per la rivincita.