27 Aprile: Real Catetere - Atletico Stampella 6 - 11

Mercoledì 27 aprile, per San Paganino, è andata in scena l’ennesima puntata dell’infinita battaglia tra il bene e il male ossia Real Catetere contro Atletico Stampella (ognuno di voi giudichi chi sia il bene e chi sia il male). Partita in salita per il Real Catetere che gioca tutta la partita con un uomo in meno dato che al calcio d’inizio si presenta senza il suo straniero, l’argentino Carminio, bloccato causa maltempo a Pantelleria. Formazione rimaneggiata, ma pur sempre al completo quella schierata dall’Atletico Stampella: non giocano infatti Scupiddu e Morellovich sostituiti da Ciaka e da Angel il Colombiano Ferrante e rientrano Di Liberti e Fabio Julio dopo la partita di Champions contro lo Schalke. Parte forte l’Atletico che cerca subito di far valere la superiorità numerica e di approfittare della disorganizzazione iniziale del Real: infatti le prime due reti sono frutto di due svarioni difensivi (palla regalata dal difensore all’attaccante). Il problema del Real, al di là dell’inferiorità numerica, è dato dalla scarsa condizione degli elementi più importanti Geraci e Carbone in particolare. Il primo che solitamente è il faro della propria formazione oggi sembrava un lume a kerosene e andava vagando per il campo lamentandosi di tutto e di tutti mentre Carbone ha confermato di essere un centravanti boa nel senso che è restato ancorato al limite dell’area e non si è mosso (anche se ad onor del vero sembrava proprio che la boa se la fosse ingoiata). Grande partita invece dei verdi dell’Atletico soprattutto di Caldara, incontenibile in attacco, e Sghillux vero man of the match. Il buon Fabri sfodera prestazione di alto livello, sempre pronto sulla fascia si toglie anche lo sfizio di segnare un gran gol dopo essersi marcato due difensori. In poche parole vittoria meritata dell’Atletico Stampella per 6 - 11 che interrompe un digiuno di vittorie che durava da diverse partite; il Real Catetere si può consolare pensando che comunque ha giocato con un uomo in meno, che non aveva il portiere fisso, che era il mercoledì dopo pasquetta, che sagittario ed Urano erano nello scorpione e così via. Lasciando ad altri l’ingrato compito di darci i voti e di compilare un cartellino della partita degno di tale nome volevo fare delle considerazioni su alcuni dei protagonisti nel bene e nel male della partita (non me ne vogliano gli esclusi): ennesima grande prestazione di Rotolo che tiene in partita la sua squadra fino alla fine: è ovunque in attacco, in difesa, a centrocampo sempre pronto ad aiutare il compagno. Grande prestazione del duo roccioso Ferrante Ciaka che danno sostanza e robustezza (vero Peppino?) alla propria retroguardia ma non altrettanto si può dire per la coppia Tripi Pontorno in crisi per tutta la serata contro uno scatenato Caldara. Prestazione in tono minore per Di Liberti che ancora risente dei postumi dell’incidente di questo inverno. Infine due parole per l’amico Calò (che poi mi si lamenta che non lo nomino): prestazione generosa contro una retroguardia massiccia ed un partner offensivo come Peppino che la palla non la passa mai (Apallashapassari).